“E’ l’intelletto superficiale che non presta all’antichità la dovuta reverenza”
Erasmo da Rotterdam (1466-1536)

“L’antiquariato è una vocazione e l’amore per l’arte è il sentimento più puro e rasserenante per l’uomo: l’antiquario non deve essere un commerciante, ma un sacerdote“ diceva Giuseppe Zoccai ai suoi amici e a quanti si avvicinavano con ammirazione ai pezzi d’epoca  da lui collezionati e ai rari oggetti che esponeva, per insegnare loro ad amarli.

La ditta G. Zoccai, fondata da Giuseppe Zoccai, opera da più di 60 anni nel mondo dell’antiquariato, in particolare nei settori degli ori e argenti antichi, dell’arte russa, delle icone e dell’oggettistica massonica.
Giuseppe discendeva da una stirpe di principi nomadi della Transilvania, dediti alla lavorazione di gioielli e vasellame, arrivati sino alle terre della Repubblica di Venezia. La famiglia, come certificano gli archivi di diverse parrocchie del Vicentino, si occupava sin dal 1785 della lavorazione e del commercio di ori, argenti e pietre preziose. Originario di Thiene, in provincia di Vicenza, sempre impegnato nell’attività di famiglia, passata la seconda guerra mondiale, ove aveva servito la Patria, partecipando pure alla campagna di Grecia, si trasferì in Liguria, precisamente a Sanremo.

Giuseppe, con la moglie e le figlie, scelse la ridente città ligure, centro ricercato dall’élite europea, per la salubrità del clima, per i cui effetti era rinomata già dalla seconda metà del XIX secolo. In questo luogo la natura, con i suoi magici colori, offriva e offre ancora a residenti e turisti straordinarie possibilità di riposo, di svago e di sport tutti i giorni dell’anno, in una sapiente fusione di sapori e colori di mare ed entroterra mediterraneo.

Arrivato a Sanremo, Giuseppe rilevò un’attività storica di oreficeria e gioielleria, ubicata nella via principale, attuale corso Matteotti, sede del noto teatro Ariston, ove tutti gli anni si tiene il famoso Festival della canzone italiana.

Per coltivare la sua grande passione, nel 1959, insieme alla figlia Giulia, aprì un’attività specificatamente dedicata all’antiquariato, sotto l’insegna G. Zoccai, vicino alla Chiesa Russa, in corso Imperatrice al civico 12; attività che per il successo poi ingrandì significativamente.

L’impegno, lo studio e l’amore per la loro attività portarono Giuseppe e Giulia a visitare innumerevoli musei internazionali, a frequentare i maggiori antiquari di tutta Europa, alla ricerca di preziosi da valorizzare e poi da offrire alla loro raffinata clientela, consapevoli che lo studio di tali unici oggetti fosse la vera essenza del loro lavoro e ne costituisse il lato più appassionante. La clientela era composta anche da membri dell’alta nobiltà, grandi capitani d’industria, importanti politici e personalità di spicco in tanti altri campi. Giuseppe e Giulia intuivano quel che i clienti, spesso grandi collezionisti, come nuovi appassionati, volevano e anche come dovevano essere presentati loro gli oggetti d’arte.

Giulia e Giuseppe parteciparono a partire dal 1961 per numerosi anni alla Mostra Mercato Internazionale dell’Antiquariato di Firenze-Palazzo Strozzi, alla Mostra di Palazzo Reale di Milano e ad altre prestigiose manifestazioni. La loro specializzazione in oreficeria e gioielleria antiche e nell’arte russa era ben apprezzata in tutta Europa.
Giuseppe e Giulia hanno per anni collaborato con numerose riviste specializzate d’antiquariato italiane come “Il Giornale dell’Arte” e “La Rivista dell’Antiquariato”, originariamente dell’editore Bolaffi e successivamente dell’editore Mondadori, ed estere come la francese “L’Oeil”, redigendo numerosi articoli.
Inoltre Giulia e Giuseppe sono stati membri del Collegio degli esperti della Mercato Internazionale dell’Antiquariato di Firenze-Palazzo Strozzi. Da molti anni Giulia e il figlio Vincenzo sono esperti del Tribunale e della Dogana internazionale di Ventimiglia, della Camera di Commercio delle Riviere di Liguria e consulenti di compagnie di assicurazione.
Il percorso di eccellenza nell’arte e nell’antiquariato di Giulia e Giuseppe non finisce qui. Oltre alle numerose esposizioni presso la Mostra Mercato Internazionale dell’Antiquariato di Firenze-Palazzo Strozzi, a partire dagli anni ’60, con grande impegno, Giuseppe e Giulia organizzarono personalmente apprezzate mostre monotematiche a Roma, come, ad esempio, “Argenti della Vecchia Russia” e “Orologi Preziosi”, la cui straordinaria collezione fu acquistata dall’Omega International, per arricchire il proprio museo di Bienne, in Svizzera.

Dopo il decesso di Giuseppe, la figlia Giulia ha continuato nel solco tracciato dal fondatore. In particolare si è specializzata ancor di più nell’arte russa antica, ottenendo, già negli anni ’70, dal Ministero della Cultura dell’allora U.R.S.S. la rarissima autorizzazione ad acquistare ufficialmente icone ed argenti antichi sul suolo della Grande Madre Russia.
La collaborazione con la Novoexport, braccio operativo del Ministero sovietico, è durata molti anni, tanto che Giulia è diventata uno dei più importanti esperti al mondo di icone russe.

Giulia inoltre raccolse ed espose anche rari pezzi di arte antica Indiana, suscitando ammirazione e complimenti dell’Ambasciatore dell’India in Italia.
Per amore della città di Sanremo, Giulia ha organizzato a Villa Ormond alcune mostre di antiquariato e sui temi delle favole, coinvolgendo la famiglia Ormond, già proprietaria della magnifica villa, il Comune di Sanremo, tanti collezionisti ed amanti della letteratura e raccogliendo fondi per aiutare bambini bisognosi.

I suoi tanti meriti in campo professionale e sociale, sono stati riconosciuti ufficialmente, tanto che due Presidenti della Repubblica Italiana l’hanno insignita prima del titolo di Cavaliere della Repubblica e poi, ancor più, del titolo di Cavaliere Ufficiale della Repubblica.

Nel 1992 al negozio di Sanremo è stato affiancato un negozio a Ospedaletti, a Ovest della Città dei Fiori, ove sono esposti anche sculture, mobili di pregio e icone di grandi dimensioni. Di qui ha preso avvio la carriera lavorativa del maggiore dei quattro figli di Giulia, Vincenzo, che ha seguito le orme materne e del nonno nell’amore per l’arte e l’antiquariato, sviluppando anche una particolare abilità nella cura e restauro del legno e diventando pure esperto di orologi da polso. Oggi il negozio di Ospedaletti è quasi interamente dedicato alle antiche icone russe, da quelle piccole da viaggio a quelle molto grandi, che costituivano le iconostasi delle chiese ortodosse.

Nel 2001, aspettando le telefonate del figlio Giuseppe, impegnato per quattro mesi nella missione NATO, K-FOR, in Kosovo, a Djakova, ove serviva la Patria come Tenente Medico del 183° Reggimento Nembo della Brigata Folgore dell’Esercito Italiano, e ora professore di cardiologia all’Università La Sapienza di Roma, Giulia ha creato una serie di gioielli di facile portabilità, basati sulla cromoterapia e sulla cristalloterapia, “Le magiche bamboline”, che hanno avuto un grande successo e che ancora oggi attirano molte clienti, innamorate dell’armonia e della poesia dei colori e affascinate dalla lavorazione interamente manuale, che permette di creare solo gioielli unici, sempre diversi l’uno dall’altro.

Giulia, affiancata dal figlio Vincenzo e, per alcuni anni, dalla figlia Gina, con l’amorevole supporto anche dei figli Erica e Giuseppe, continua la sua attività con immutata dedizione e con un amore che cresce sempre di più giorno dopo giorno.

Ha dedicato tutta la vita, dopo la cura della famiglia, all’antiquariato e al bello in genere: dai fragili fiori del suo giardino, con cui orna le splendide vetrine, alle eterne pietre preziose, che ornano i gioielli esposti. Questa passione e questo innamorato impegno in quello che fa ispirano i suoi piccoli, affettuosi e legatissimi nipoti Giulia, Arianna, Antonio, Giovanni, Giuseppe, Stefano, Devika, Attilio e Gianni.

La ditta G. Zoccai, grazie agli insegnamenti di Giuseppe, alla figlia Giulia, ora madre e nonna amorevole, e a Vincenzo, erede di questa missione, può affrontare le sfide del futuro con la certezza che impegno, dedizione e amore del lavoro ripagano sempre.