Giuseppe, con la moglie e le figlie, scelse la ridente città ligure, centro ricercato dall’élite europea, per la salubrità del clima, per i cui effetti era rinomata già dalla seconda metà del XIX secolo. In questo luogo la natura, con i suoi magici colori, offriva e offre ancora a residenti e turisti straordinarie possibilità di riposo, di svago e di sport tutti i giorni dell’anno, in una sapiente fusione di sapori e colori di mare ed entroterra mediterraneo.
Arrivato a Sanremo, Giuseppe rilevò un’attività storica di oreficeria e gioielleria, ubicata nella via principale, attuale corso Matteotti, sede del noto teatro Ariston, ove tutti gli anni si tiene il famoso Festival della canzone italiana.
Per coltivare la sua grande passione, nel 1959, insieme alla figlia Giulia, aprì un’attività specificatamente dedicata all’antiquariato, sotto l’insegna G. Zoccai, vicino alla Chiesa Russa, in corso Imperatrice al civico 12; attività che per il successo poi ingrandì significativamente.
L’impegno, lo studio e l’amore per la loro attività portarono Giuseppe e Giulia a visitare innumerevoli musei internazionali, a frequentare i maggiori antiquari di tutta Europa, alla ricerca di preziosi da valorizzare e poi da offrire alla loro raffinata clientela, consapevoli che lo studio di tali unici oggetti fosse la vera essenza del loro lavoro e ne costituisse il lato più appassionante. La clientela era composta anche da membri dell’alta nobiltà, grandi capitani d’industria, importanti politici e personalità di spicco in tanti altri campi. Giuseppe e Giulia intuivano quel che i clienti, spesso grandi collezionisti, come nuovi appassionati, volevano e anche come dovevano essere presentati loro gli oggetti d’arte.